In Italia cresce lo stesso interesse verso tutti gli studi che sottolineavano il bisogno di “stare bene” sia fisicamente che mentalmente; per questo cresce l’interesse verso le psicoterapie post-reichiane.
Le iniziative sono molte in quegli anni, ma i principali luoghi, inizialmente, in cui si approfondiscono le tecniche di Reich e si sviluppano nuovi orientamenti sono stati:
Ola Raknes durante il triennio 1966/1969 si fermò diverso tempo in Italia insegnando la Vegetoterapia ad alcuni psicoterapeuti italiani ed influenzando direttamente la nascita dei successivi istituti ed orientamenti.
Queste esperienze sono state estremamente importanti ed hanno contribuito a far nascere in Italia la “Psicoterapia Corporea”.
Nel 1990 si tiene a Napoli il 1° Congresso Nazionale di Psicoterapia Corporea, in collegamento con i maggiori movimenti internazionali dello stesso settore: i Congressi Europei della EABP, i Congressi del Comitato Scientifico Internazionale per la Psicoterapia Corporea (CSITP), i Simposi Internazionali.
In prosieguo a quelle linee e a quell'esperienza, in connessione ad un movimento d’interesse e di ricerca intorno all’area della psicoterapia corporea, Luciano Rispoli promuove nell’EABP la creazione di un "Comitato Nazionale per la Psicoterapia Corporea" (CNPC).
Nel 2° Congresso Nazionale di Psicoterapia Corporea, tenutosi a Catania nel 1992, viene proposto, come da regolamento EABP, la trasformazione del CNPC in "Associazione Nazionale per la Psicoterapia Corporea" dell’ EABP.
Il 14 aprile del 2000, si costituisce un'associazione, senza fini di lucro, denominata ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA PSICOTERAPIA CORPOREA (AIPC).
Antonio De Lucia (ITPC), Maurizio Stupiggia (SIB), Giuseppe Ciardiello (SIAR), Francesco Dragotto (S.E.Or. A.I.Pe.F.), Pier Giorgio Malesani (CISERPP), Flavia Maloni (Soiab).